In occasione dell'ultimo Consiglio Comunale di Venerdì 4 Settembre 2020 avendo appreso delle difficoltà per la ripartenza dei servizi extra scolastici e dei cambiamenti logistici/organizzativi necessari al loro riavvio, avevamo richiesto all'amministrazione, offrendo la nostra collaborazione, di indicare eventuali loro iniziative a tal riguardo o eventuali disponibilità a partecipare ad un incontro pubblico di cui ci faremmo promotori.
Questo il link alla richiesta inoltrata >>>> https://genolaincomune.blogspot.com/2020/09/richiesta-di-incontro-pubblico-con-il.html
Nela risposta, informale, giuntaci dal Sindaco viene detto che
"La serata di presentazione la faremo nel momento in cui saremo sicuri di fornire i servizi in sicurezza e senza maggiori costi eccessivi in accordo con tutti gli attori con i quali ci confrontiamo ( Asl, scuola, agenzie educative, Regione)"
sono gli impedimenti che bloccano l’avvio dei servizi.
Come mai non si è aperta un’indagine conoscitiva tra le famiglie che sondi i reali bisogni
legati al tempo exstra-scolastico?
Il comune teme di dover ritoccare le tariffe? Di quali costi aggiuntivi si parla realmente,
quali stime e previsioni sono state fatte?
Con quale criterio si dà per scontato che i costi debbano assumerli le famiglie? Quali
ragionamenti sul bilancio pubblico e su possibili economie sono state fatte?
Perché non si comprende come mai sul Pedibus ci siano timori sulla possibilità di
contagio quando può esser realizzato rispettando il distanziamento sociale ed è un
servizio che si svolge all’aria aperta?Il trasporto in scuolabus non è in obbligo di rispettare
le “bolle” e il pedibus si?
Come mai non è stata inoltre avviata una campagna di sensibilizzazione di adesione al
servizio Pedibus che rimane uno tra i mezzi migliori per andare a scuola in sicurezza da
contagio, in autonomia, senza gravare sullo qualità dell’aria e, grazie ai volontari, senza
pesare sul bilancio pubblico?
Come mai a luglio non è stato costituito un tavolo di coordinamento tra le varie agenzie
educative e il comune, per monitorare, costruire ipotesi e scenari sulla ripartenza
scolastica?
Una serata pubblica potrebbe esser occasione per ascoltare, se non si sa cosa dire.
Ascoltare da’ la possibilità di dare gambe alle idee, perchè difficilmente una buona idea è
figlia della fretta.
Ascoltare le famiglie, quelle che necessitano del doposcuola, di quanti operatori ci
sarebbe effettivo bisogno e quali costi si ipotizzano. Quali spazi si possono utilizzare?
C’è bisogno di tempo per affrontare i cambiamenti che l’emergenza covid-19 ci richiede
di mettere in atto e se non ci si da’ tempo si rischia di reiterare le stesse modalità
operative, gli stessi schemi, di ricadere sempre nelle stesse giustificazioni: le famiglie non
possono cambiare le proprie abitudini, non dipende da noi, non abbiamo tempo. Ma quel
tempo andava previsto prima, non prenderlo adesso tenendo i servizi al palo.
Dal Sindaco arrivano critiche a questo Governo, ma che differenza può fare questa
amministrazione per i suoi cittadini?
